giovedì 29 aprile 2010
Materiali lezione 7
Ecco le slide relative al nostro incontro di giovedì 29 aprile. Abbiamo parlato delle tecnologie applicate al benessere con un focus particolare sulla Wii Fit.
L'epitome del total empowerment: SuperMario rules!
Lezione EPT 7 - 29 aprile 2010
giovedì 22 aprile 2010
Materiali lezione 6
Ecco i materiali relativi al nostro sesto incontro sulle reti sociali. Scaricate gente, scaricate...
Materiali EPT 6
Materiali EPT 6
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mercoledì 21 aprile 2010
Brain Gym, la ginnastica per il cervello e per il corpo
Ultimamente mi è capitato di sentir parlare di questa Brain Gym. Pensavo si trattasse della Nintendo DS ma invece scopro tutto un altro mondo relativo a una interessante disciplina riabilitativa che si basa su teorie scientifiche di qualche tempo fa ma che trova applicazioni modernissime grazie alle nuove tecnologie. La conoscete?
La Brain Gym (letteralmente "Ginnastica per il cervello") è definita come una tecnica di avanguardia, nata negli USA, per lo sviluppo del potenziale umano e nuova frontiera della riabilitazione neurocognitiva.
In realtà gli ambiti in cui si può rivelare efficace questa tecnica sono moltissimi: dalle relazioni di coppia, allo sviluppo sano dei bambini, dal potenziamento (ricordate l'empowerment?) delle capacità professionali allo sviluppo della memoria. Si tratta in sostanza di educare il nostro corpo ad eseguire dei movimenti che potenziano il nostro cervello. Suona incredibile? Leggete qui sotto e venite a dirmi che ne pensate! CIAO
Braingymitalia
Il sito italiano della Brain Gym
Il sito ufficiale USA della Brain Gym
La Brain Gym (letteralmente "Ginnastica per il cervello") è definita come una tecnica di avanguardia, nata negli USA, per lo sviluppo del potenziale umano e nuova frontiera della riabilitazione neurocognitiva.
In realtà gli ambiti in cui si può rivelare efficace questa tecnica sono moltissimi: dalle relazioni di coppia, allo sviluppo sano dei bambini, dal potenziamento (ricordate l'empowerment?) delle capacità professionali allo sviluppo della memoria. Si tratta in sostanza di educare il nostro corpo ad eseguire dei movimenti che potenziano il nostro cervello. Suona incredibile? Leggete qui sotto e venite a dirmi che ne pensate! CIAO
Braingymitalia
Il sito italiano della Brain Gym
Il sito ufficiale USA della Brain Gym
Materiali lezione 5
Buongiorno a tutti! Ecco il link da dove scaricare le slide del nostro ultimo incontro dedicato alla Psicologia Positiva e ai servizi di condivisione.
Stiamo preparando un intervento sulla pubblicità, come da vostri desiderata. Ne vedrete delle belle :-)
Ci vediamo domani con Chiara Zamboni, montagista (un termine che esprime una professione affascinante) per la trasmissione Very Victoria.
Materiali EPTECH 5 - lezione 15.04.2010
Stiamo preparando un intervento sulla pubblicità, come da vostri desiderata. Ne vedrete delle belle :-)
Ci vediamo domani con Chiara Zamboni, montagista (un termine che esprime una professione affascinante) per la trasmissione Very Victoria.
Materiali EPTECH 5 - lezione 15.04.2010
giovedì 1 aprile 2010
Le tecnologie migliorano la vita
Forse ricordate Chris Anderson e la sua teoria della coda lunga. La sua rivista Wired è pubblicata anche in Italia. Leggete che cosa ha scritto il suo direttore, Riccardo Luna, oggi.
Nel settembre del 2008, quando ancora non era certissimo se e quando avremmo portato Wired in Italia, incappai in un discorso che ha poi avuto un effetto profondo sul progetto a cui stavamo lavorando. Lo aveva pronunciato a New York uno dei guru di Internet e in particolare del Web 2.0, Tim O'Reilly. Rimbalzando da un tweet all'altro mi arrivò questo titolo: "Stop throwing sheep and focus on stuff that matters". Incuriosito, feci una breve ricerca e mi guardai il video integrale. Il senso del keynote speech di O'Reilly era in sintesi questo: il livello dei problemi che abbiamo davanti è spaventoso, ma la potenza delle nuove tecnologie ci consente di affrontarli con successo (se solo la smetteremo di perdere tempo e talento per fare l'ennesima applicazione da telefonino per giocare a chi lancia la pecora più lontano...).
Usare la tecnologia per risolvere i problemi del mondo (o anche solo per migliorare la vita di ciascuno di noi), è diventato uno dei pilastri su cui abbiamo costruito la mission di Wired Italia. Per questo quando la Nokia ci ha chiesto un progetto, lo avevamo già lì, pronto per essere realizzato.
Nokia Apps to be Wired parte dal concetto che tutti abbiamo un telefonino, e molti hanno già uno smartphone, cioè un oggetto che telefona, anche, ma fa soprattutto un sacco di altre cose grazie alle cosiddette applicazioni.
I numeri sono tali che fare applicazioni per il telefonino è diventato un nuovo filone di business e c'è chi parla di Apps Economy. Ma voi, voi che lo usate e basta il telefonino, cosa vorreste che facesse? A parte "lanciare le pecore", come diceva polemicamente O'Reilly, c'è una applicazione che vorreste che qualcuno realizzasse per voi? In questa prima fase del progetto, vincono semplicemente le idee migliori: non bisogna essere dei tecnici, anzi. Basta avere una idea brillante per far fare qualcosa di nuovo a questo oggetto che oramai ci accompagna tutto il giorno.
Cliccate per leggere il regolamento, io qui vi dico che questa è una classica "call for ideas", e le idee migliori vincono mille euro ciascuna. Mille euro per ogni idea.
Si parte oggi e si finisce alla fine di maggio, ma a questo punto inizia un'altra gara.
E per vincerla stavolta bisogna essere dei tecnici, anzi, degli sviluppatori.
Perché nel corso di un evento molto "geek" quale Frontiers of Interaction che si apre il 3 giugno a Roma, daremo 24 ore di tempo per realizzare una applicazione con una delle dieci idee migliori. Una corsa contro il tempo aperta a tutti, in tutto il mondo, via web naturalmente. Con premio importante davvero: 30 mila euro.
E non è finita: a settembre l'autore della applicazione più scaricata nell'Ovi Store di Nokia fra tutte quelle che hanno partecipato al concorso, vince altri 20 mila euro.
Il mio auspicio, nell'augurare buona gara a tutti, è quello con il quale Tim O'Reilly mi ispirò per fare Wired Italia: "Stop throwing sheep and focus on stuff that matters".
Riccardo Luna
Il Direttore
Nel settembre del 2008, quando ancora non era certissimo se e quando avremmo portato Wired in Italia, incappai in un discorso che ha poi avuto un effetto profondo sul progetto a cui stavamo lavorando. Lo aveva pronunciato a New York uno dei guru di Internet e in particolare del Web 2.0, Tim O'Reilly. Rimbalzando da un tweet all'altro mi arrivò questo titolo: "Stop throwing sheep and focus on stuff that matters". Incuriosito, feci una breve ricerca e mi guardai il video integrale. Il senso del keynote speech di O'Reilly era in sintesi questo: il livello dei problemi che abbiamo davanti è spaventoso, ma la potenza delle nuove tecnologie ci consente di affrontarli con successo (se solo la smetteremo di perdere tempo e talento per fare l'ennesima applicazione da telefonino per giocare a chi lancia la pecora più lontano...).
Usare la tecnologia per risolvere i problemi del mondo (o anche solo per migliorare la vita di ciascuno di noi), è diventato uno dei pilastri su cui abbiamo costruito la mission di Wired Italia. Per questo quando la Nokia ci ha chiesto un progetto, lo avevamo già lì, pronto per essere realizzato.
Nokia Apps to be Wired parte dal concetto che tutti abbiamo un telefonino, e molti hanno già uno smartphone, cioè un oggetto che telefona, anche, ma fa soprattutto un sacco di altre cose grazie alle cosiddette applicazioni.
I numeri sono tali che fare applicazioni per il telefonino è diventato un nuovo filone di business e c'è chi parla di Apps Economy. Ma voi, voi che lo usate e basta il telefonino, cosa vorreste che facesse? A parte "lanciare le pecore", come diceva polemicamente O'Reilly, c'è una applicazione che vorreste che qualcuno realizzasse per voi? In questa prima fase del progetto, vincono semplicemente le idee migliori: non bisogna essere dei tecnici, anzi. Basta avere una idea brillante per far fare qualcosa di nuovo a questo oggetto che oramai ci accompagna tutto il giorno.
Cliccate per leggere il regolamento, io qui vi dico che questa è una classica "call for ideas", e le idee migliori vincono mille euro ciascuna. Mille euro per ogni idea.
Si parte oggi e si finisce alla fine di maggio, ma a questo punto inizia un'altra gara.
E per vincerla stavolta bisogna essere dei tecnici, anzi, degli sviluppatori.
Perché nel corso di un evento molto "geek" quale Frontiers of Interaction che si apre il 3 giugno a Roma, daremo 24 ore di tempo per realizzare una applicazione con una delle dieci idee migliori. Una corsa contro il tempo aperta a tutti, in tutto il mondo, via web naturalmente. Con premio importante davvero: 30 mila euro.
E non è finita: a settembre l'autore della applicazione più scaricata nell'Ovi Store di Nokia fra tutte quelle che hanno partecipato al concorso, vince altri 20 mila euro.
Il mio auspicio, nell'augurare buona gara a tutti, è quello con il quale Tim O'Reilly mi ispirò per fare Wired Italia: "Stop throwing sheep and focus on stuff that matters".
Riccardo Luna
Il Direttore
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